Ringraziamenti

Questo libro è il risultato di quattro anni di lavoro, di letture, di viaggi, di incontri. In particolare, ho dovuto compiere una scelta tra versioni spesso contraddittorie del medesimo avvenimento. Tutti, in effetti, sono stati raccontati in cinque o sei modi divergenti, perfino con datazioni differenti, da testimoni oculari. È stato necessario scegliere dunque le date e le interpretazioni. Mi assumo la responsabilità di queste scelte.

Ho avuto preziosi aiuti in tutti e tre i luoghi: in India, da parte del professor Prakash Shah, del professor Prakash Patel, di Haresh Shah, di Xavier Bertrand e del professor Hemang Desai, che ha tradotto i testi in gujarati; negli Stati Uniti, di Shashi Tharoor; in Francia, Jane Auzenet e il professor Prithwindra Mukherjee hanno accettato di rileggere il manoscritto e di rispondere, con una pazienza straordinaria, alle mie più dettagliate domande. Quest’ultimo, in particolare, ha tradotto i testi in bengali e ha letto le bozze con un’attenzione di cui gli sono molto riconoscente. Claude Durand e Denis Maraval hanno fatto una rilettura del testo. Rachida Azzouz, Murielle Clairet e Charlotte Duperray si sono occupate della bibliografia. Li ringrazio tutti.